TRADIZIONE O RINNOVAMENTO.
IL PD CARCARESE SCEGLIE IL SUO SEGRETARIO
UN PROGRAMMA PER LA RINASCITA
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Fallito il tentativo di restaurazione, a sei mesi dalla disastrosa campagna elettorale di Carcare, il PD volta pagina. L’intenzione è quella di dare inizio ad un nuovo corso, riconquistare l’elettorato storico, attraverso il filtro della proposta di volti nuovi. Quindi la parola d’ordine è scrollarsi di dosso l’accordo con la Lega Nord di Torterolo Maurizio, per puntare a tornare ad essere un riferimento per l’intera valbormida, come negli anni 80 e 90. Domenica i tesserati saranno chiamati ad eleggere il loro nuovo segretario. Si mormora che si tratterà di una colossale metamorfosi, dopo le dimissioni di Stefania Berretta, gli aspiranti candidati si sfideranno in un braccio di ferro ideologico tra le due correnti. Quella Cuperliana, capeggiata da Balzano Nello e quella Renziana capeggiata da Rodolfo Mirri. Ma lo scontro sembra che sia solo di facciata, dietro le quinte si anima la conflittualità ideologica tra il tradizionale e il nuovo. Non restano immuni, da questa battaglia, le poltrone dei Consiglieri di minoranza tutti appartenenti al gruppo PD, (Lagasio, Piacenza, Castellano) le loro sorti sembrano appese al filo congressuale. Chi vince resta chi perde si dimette. Se restano incerte le posizioni congressuali di Lagasio e Castellano è certa la condivisione dei programmi azionisti di Mirri da parte di Piacenza.
Domenica, in serata, si avrà la certezza di quale indirizzo prenderà il futuro del centro sinistra valbormidese.
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