Un Accordo tra il patronato ACAI e ANMIC con qualche ombra,
perlomeno a livello morale
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Un po’ di tempo fa Il Patronato A.C.A.I., (Associazione Cristiana Artigiani Italiani) e l’associazione A.N.M.I.C. Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili hanno stipulato un accordo in cui si dichiarava che, in cambio di 350 pratiche annuali effettuate da ANMIC per conto di ACAI il patronato, oltre ad una retribuzione per ogni pratica, doveva assumere un dipendente nella sede di Savona (dove già è impiegata, da parecchi anni, un’ altra dipendente) ma avrebbe dovuto lavorare nella sede ANMIC come tuttofare del Presidente Luigi Panneri (nella foto). In questo modo il patronato avrebbe acquistato più punti con i quali ottenere i finanziamenti dallo Stato e ANMIC avrebbe risparmiato le spese per il mantenimento di un dipendente. L’accordo viene messo in pratica ma le cose non vanno come dovrebbero andare. Le pratiche di ANMIC per ACAI raggiungono a mala pena le 150 e nel frattempo ACAI nazionale, per motivi finanziari, decide di chiudere la sede di Savona. A questo punto le cose dovrebbero essere chiare: vista la chiusura della sede e il fallimento dell’accordo, la dipendente di ACAI che lavora presso la sede dell’ ANMIC dovrebbe essere licenziata e la “vera” dipendente di ACAI presso la sede di Savona dovrebbe venire trasferita in altra sede, come prevede il suo contratto. Ed invece… La “vera” dipendente viene licenziata in barba all’anzianità lavorativa e al suo contratto, la dipendente che lavora presso ANMIC viene trasferita nelle sede ACAI di Genova continuando a fare la segretaria tuttofare del signor Panneri all’ Anmic. Come mai è successo tutto questo? E’ stato modificato l’accordo tra ACAI e ANMIC Savona? Con questa notizia vogliamo mettere in evidenza la questione morale della vicenda, per le questione legali legate al mondo del lavoro ci penseranno gli avvocati e la giustizia. Ci pare interessante aggiungere qualche riga sulla carriera politica del Signor Luigi Panneri. Col centrodestra ha cercato fortuna in politica candidandosi nelle circoscrizioni, poi ci ha provato in consiglio comunale col centrosinistra (era candidato nella lista Berruti Sindaco). Sempre senza successo, poi finalmente…. la Presidenza dell’Anmic. |