Lettera aperta al dott. Enrico Poliero,
presidente e amministratore delegato di GEOTEA
BOSCACCIO DI VADO DISCARICA VIRTUOSA?
Abbiamo avuto l’onore di partecipare al convegno organizzato a Vado L. da Ecosavona srl del Gruppo Geotea spa il 4 ottobre. Vi scriviamo per comunicarvi quello che abbiamo pensato ascoltando le varie relazioni…
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1) Non comprendiamo come abbiate potuto scegliere di investire su una discarica, quando la risoluzione del Parlamento Europeo del 24-05-12 “UN’EUROPA EFFICIENTE NELL’IMPIEGO DELLE RISORSE” ribadisce la necessità di ridurre i rifiuti residui fino a raggiungere livelli prossimi allo zero e chiede quindi alla Commissione Europea di introdurre con la prossima direttiva un divieto generale di smaltimento in discarica. 2) La differenziazione tra i vari materiali da riciclare va fatta attraverso una separazione alla fonte, quindi prima di smaltire in discarica, in modo da ottenere frazioni pulite e vendibili, non dopo che i rifiuti sono già entrati, con la speranza di evitare l’ecotassa: il metodo proposto da voi sarà molto redditizio per l’azienda gestore della discarica e forse troverà facilmente il consenso delle amministrazioni incapaci di affrontare il problema di raggiungere una percentuale di RD che rispetti la legge europea e italiana; ma non è nell’interesse dei cittadini di oggi e di domani. 3) La “valorizzazione” attraverso il recupero di energia non rispetta la salute, l’ambiente e neppure l’economia: “se distruggi qualcosa, poi devi ripartire da zero nel processo produttivo, se invece riduci, riutilizzi e recuperi materia allora risparmi il quadruplo di energia”. Gli impianti che usano la combustione o la gassificazione non sarebbero redditizi senza gli incentivi statali alla produzione di energia elettrica “rinnovabile”. La nostra opinione è che esiste un altro modo di pensare la gestione dei rifiuti, che responsabilizza cittadini, amministratori e produttori e permette di realizzare un’economia locale capace di creare molti più posti di lavoro, con una possibile riduzione dei costi. Questo modo si chiama STRATEGIA RIFIUTI ZERO e la Legge di Iniziativa Popolare “Rifiuti Zero”, per cui hanno firmato in Liguria 6000 cittadini, ha la finalità di far rientrare il ciclo produzione-consumo all’interno dei limiti delle risorse del pianeta. Non siamo ambientalisti estremisti, solo persone consapevoli delle conseguenze di ogni nostra scelta. Coordinamento ligure Gestione Corretta Rifiuti |