MURIALDO
Martedì 27 Agosto si è riunito il Consiglio Comunale di Murialdo per discutere il bilancio preventivo 2013.
Come Amministrazione Comunale avremmo dovuto alzare la voce nei confronti dello Stato e della Regione già diverse volte, perché il nostro compito è pensare a Murialdo, ma invece…
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… di seguire esempi coraggiosi come quello di Pontinvrea, che ha dato e sta dando lezioni di civiltà sia per l’IMU che per la TARES, la Maggioranza in questi anni ha deciso di fare come lo struzzo e di mettere la testa sotto la sabbia per non vedere i problemi: trincerandosi dietro ai “tanto non cambia nulla” o “le cose sono così” ha lasciato peggiorare e incancrenire una situazione già seriamente compromessa nel corso degli ultimi 18 anni, ma dopotutto, come si suol dire, non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire. Questa, come abbiamo già avuto modo di dire in passato, è un’Amministrazione del “dolce far niente”, della corrente filosofica del “se non faccio non sbaglio”. Anche in questa occasione abbiamo riscontrato degli errori sia nel testo del bilancio che nella relazione del revisore dei conti: per la Maggioranza tutti questi sono errori formali, ma per altri questi potrebbero essere intesi come falso in bilancio. Bisogna essere realisti, con queste politiche economiche la cittadinanza murialdese è ormai indirizzata verso l’estinzione. I nuovi nati non sopperiscono alla scomparsa della popolazione anziana e l’unico flusso demografico significativo è costituito da Cittadini provenienti da altri Stati dell’Unione Europea e non solo. Nulla viene fatto per qualificare il paese nei confronti di altri simili, le risorse vengono ignorate, non si evidenziano i punti di forza del territorio, si continua su una strada che privilegia alcune situazioni marginali, ma costose, e si delegano altre che potrebbero invece essere valorizzate per pubblico interesse. Molte volte abbiamo sottolineato che quello a cui alcuni non danno valore, avendolo sotto gli occhi tutti i giorni, sono invece i punti di forza che dovrebbero essere potenziati e sviluppati. Ci riferiamo ai boschi, alle vegetazione, all’acqua, all’aria, al paesaggio e a tutto quello che compone Murialdo come territorio. Non si fa nulla per agevolare i giovani, che pure hanno dato prova di essere un punto di riferimento importante e qualificato in ambito sportivo, portando sul territorio visitatori provenienti da molte province. Non si fa nulla per portare turismo con idee innovative, per dare quel qualcosa in più che potrebbe fare la differenza nello scegliere se venire a Murialdo o andare in uno qualunque dei paesi vicini. Per quanto riguarda la cultura e il turismo, infatti, è nota da molto tempo la posizione della Minoranza: riteniamo totalmente insufficienti le risorse che vengono impiegate in questi due settori strategici. In questi anni, abbiamo già detto, non si è fatto nulla che sia veramente innovativo tale da qualificare Murialdo, al di sopra delle iniziative ormai ripetute e copiate che avvengono in uno qualunque dei paesi della Valle. Tutto questo ed altro si sarebbe potuto fare se non gratis, quasi senza aggravio di costi, ma creando un volano per l’economia locale che ha bisogno di essere risollevata e costituire un’alternativa anche occupazionale di cui c’è estremo bisogno. Invece si vive alla giornata, si tassano un po’ di più i Cittadini per far fronte alle spese crescenti, si spostano le somme da un capitolo all’altro del bilancio per far quadrare i conti, non si creano entrate che potrebbero alleggerire il carico fiscale o in alternativa consentire quegli interventi che migliorerebbero la qualità della vita a rotazione delle frazioni, invertendo la fuga da Murialdo. |