Meglio tardi che mai

Maersk,Vivere Vado lancia l’allarme
Scritto da Andrea Ghiazza il 20/7/2013
Meglio tardi che mai.
 
Le polemiche potrebbero infastidire ma quando si porta a conoscenza di un problema la cittadinanza interessata forse sarebbe opportuno renderla edotta sull’intero problema sollevato. Acque torbide in concomitanza con la stagione balneare. Secondo il mio parere…

….. non è tanto il fatto di essere in piena stagione balneare ma diventa preoccupante “l’acqua torbida” e la ricerca del totale suo perché.

L’assessore Illarcio è da quando sono iniziati i lavori della piattaforma, ormai da qualche anno, che si pone domande e a tutt’oggi non è a conoscenza delle risposte.

Il dott. Miazza , il dott. Merli , il dott. Pasquale hanno dichiarato che i lavori sono al 12% , al 14% , al 16% se intervistiamo altri VIP le percentuali aumentano quindi c’è già una certa consistenza, che varia dalla sensibilità del dichiarante e non da un dato tecnico ben definito. E’ difficile pedinare gli automezzi che riforniscono gli inerti direttamente in cantiere oppure i mezzi navali ormeggiate in porto sulla diga foranea? Siccome non è difficile, non è illegale, non ha costi, non ci sono motivi di segretezza, non pregiudica la sicurezza del paese, le varie Istituzioni non devono sapere oppure non hanno intenzione di chiedere o forse è meglio non cercare rogne !?!? All’inizio del dragaggio e del riempimento si erano sollevate molte domande senza risposte una in particolare sarebbe opportuno quando era stato dichiarato che l’ARPAL avrebbe analizzato i vari campioni di inerti a spot quindi la domanda surge spontanea “dove sono i risultati?  “Vivere Vado evidenzia la presenza di polvere di carbone ed emulsione oleosa di natura imprecisata.

L’ufficio ambiente del Comune di Vado Ligure ed altre istituzioni come la Regione Liguria dovrebbero avere i dati del “Programma di monitoraggio dei sedimenti marini nelle acque costiere liguri condotti negli anni 1999 / 2000” infatti “ i risultati delle analisi hanno confermato fenomeni di contaminazione dei sedimenti dovuti a metalli pesanti (in particolare Cd e Hg), IPA, PCB, (policlorobifenili), PCDD (policloro dibenzo-p-diossine) e PCDF(policloro dibenzofurani). In generale gli apporti inquinanti sembrerebbero diminuiti rispetto al passato ad eccezione di nichel e cadmio. Di saggi biologici è stato evidenziato che gli effetti tossici dei sedimenti sugli organismi si manifestano prevalentemente a lungo termine.

Tali risultanze sono confermate anche da studi del 2003 e del 2005. Il secolo xix il 20 Giugno 2009 aveva dato ampio risalto ai dati sopracitati e la risposta dell’ing. Burlando era stata la seguente “Altra questione è il miglioramento ambientale del sito, questione da affrontare sia nel caso che la piattaforma venga realizzata, sia nel caso contrario”

In merito a queste dichiarazioni tutte – tutte le Istituzioni interessate al problema cosa hanno fatto in merito prima di procedere o quantomeno acconsentire di raggiungere

una non ben definita percentuale di stato avanzamento lavoro o riempimento ??????

Mi sembra doveroso anche sapere che:

Il 25/10/2001 si sono effettuati prelievi tramite carotiere”SW 104”progettato dai tecnici del CNR – IGM(Istituto di Geologia Marina)

Il 16/10/2001 ed il 18/12/2001 si sono effettuati prelievi di sedimenti tramite l’utilizzo di una benna Van-Veen, realizzati con i tecnici del CIBM (Centro interuniversitario di Biologia Marina).

Le analisi sulle carote come Radiografie + Misura della suscettività magnetica + Analisi radiometriche ( 137Cs e 210Pb) + Granulometria – mineralogia + Porosità

Sono state eseguite da CNR – IGM (ora ISMAR – SGM – Bologna)

Le analisi dei Contaminanti (metalli + IPA,PCB,PCDD,PCDF) sono stati eseguiti da ARPAL – Dipartimento di Genova.

Le analisi effettuate sui sedimenti come Biosaggi + Prove di bio-accumulo + Granulometria + Contaminanti (Cd, Hg, Zn, IPA) sono state effettuate da CIBM – Livorno.

E non finisce qui infatti è già stato deciso che i vari tipi di materiali di risulta per la

costruzione della gronda, della TAV, dove è molto presente l’amianto necessita dello smaltimento e quindi cosa c’è di meglio se non, riempire i cassoni della piattaforma!!! Chi avrà il coraggio di dire che la salute è stata preservata a Vado Ligure e che si può continuare a fare il bagno nelle limpide acque marine ricordandosi di fare ampi respiri di aria salubre filtrata da Tirreno Power.

Evviva Evviva la Polemica , ma forse non è questa la REALTA’ ???????

CICCIONE Riccardo

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