Nuovo stadio a Legino
In queste ultime settimane si susseguono, sulla stampa locale, dichiarazioni circa la realizzazione del nuovo stadio a Legino in sostituzione del “vecchio” Bacigalupo che parrebbe potersi concretizzare in tempi brevissimi, salvo freni al progetto per “mal di pancia leginesi” o “impacci burocratici”.
Mi pare si stia correndo un po’ troppo e bisogna che qualcuno dica ai savonesi (e al Savona FBC) che quei presunti e temuti “freni” non sono solo pastoie formali ma derivano da reali problemi di sicurezza e di equilibrata programmazione urbanistica.
Tralasciando…
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…in questa sede l’impatto sul quartiere di una struttura di queste dimensioni in pieno centro abitato (per di più con nuove previsioni residenziali), mi soffermo sugli aspetti tecnici e procedurali. E’ vero che il definitivo del PUC (Piano urbanistico comunale) ammette la presenza di impianti sportivi, ma per giungere a questo sono necessari alcuni passaggi inderogabili. L’area in oggetto, distretto di trasformazione TR10 cosiddetto “Cittadella dell’innovazione”, prevede principalmente una espansione degli spazi universitari, scuola media, impianti sportivi, residenze, verde e servizi pubblici (forse un po’ troppo per starci tutto). Proprio per la consistenza e complessità dell’intervento e della sua connessione con gli ambiti circostanti, la Regione Liguria ricorda che lo stesso PUC impone che venga redatto uno Schema di assetto urbanistico (SAU) corredato da uno Studio organico d’insieme (SOI) e la predisposizione di uno studio di fattibilità . Questo proprio per evitare che interventi episodici possano condizionare i progetti nel resto del distretto; la Regione segnala, inoltre, la necessità di approfondimenti su diversi punti (vedi l’allegato alla deliberazione di Giunta regionale 29/01/2010 n. 113). Indispensabile poi mettere in sicurezza l’area dal punto di vista idraulico, considerato che in gran parte risulta in fascia A nel Piano di bacino del Molinero. E’ ben vero che sono in corso studi volti a ridefinire, in un panorama meno drastico, il quadro di inondabilità , ma il settore “Assetto del territorio” della Regione, a fine dicembre 2009, rilevava che tali ipotesi non erano state ancora recepite nel vigente Piano di bacino. Tale settore riteneva pertanto “… che nel prossimo futuro il quadro conoscitivo della pericolosità idraulica del torrente Molinero sarà modificato, ma non è possibile stabilire allo stato attuale l’esito di tali modifiche nè i tempi necessari”, e quantificava in “non meno di 9-12 mesi” i tempi per l’approvazione della variante dal momento della sua adozione. Queste non sono “pastoie burocratiche” o “mal di pancia” ma reali problemi di sicurezza (una quindicina d’anni fa, proprio in via Cadorna, il Molinero straripò facendo un bel po’ di danni). Proprio per quanto sopra esposto opportunamente la Regione ha voluto sottoporre all’obbligo della sua approvazione i progetti relativi al distretto di trasformazione TR10 “Cittadella dell’innovazione di Legino”. Nel prossimo Consiglio comunale verrà portata in approvazione la proposta della Giunta di adeguarsi alle prescrizioni della Regione Liguria. La IV Circoscrizione, nell’esprimere un parere positivo in quest’ultimo passaggio verso l’approvazione definitiva del PUC, ha tenuto conto proprio degli aspetti migliorativi introdotti dalle disposizioni regionali nei distretti ricadenti nel territorio di competenza. Grato per l’attenzione, porgo cordiali saluti.
Savona, 19 luglio 2010
COMUNE DI SAVONA CIRCOSCRIZIONE IV Via Nizza n. 1
Il Presidente Francesco Murialdo
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