Dalla BEI 100 milioni per il terminal genovese di Calata Bettolo

Calata Bettolo per chi non lo sapesse, è quello già progettato 2 anni prima che a Savona prendessero in considerazione la piattaforma Vado: e che ha quasi la stessa superficie http://www.ship2shore.it/italian/articolo.php?id=9966 – http://www.dfs-engineering.com/keyproject/infrastructures/10.htm ( dentro ci sono altri interessanti links ), da qui si evidenzia che il progetto era previsto per l’ ormeggio delle Ultra Large Container vessels, ma che avrebbe dovuto costare solo 116 milioni, contro i 450 milioni di Vado ) tutti interamente finanziati dalle banche, è proprio il caso di dire: A chi troppo e a chi niente! http://www.ship2shore.it/italian/articolo.php?id=9966 Nel porto di Genova, oltre ai container (i traffici sono in netta crescita), ora arrivano anche i soldi. L’Autorità Portuale ha infatti ottenuto dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) un finanziamento di 100 milioni di euro destinato alla realizzazione del nuovo container terminal di Calata Bettolo, che sarà gestito dal duo Negri-Aponte. Nei giorni scorsi è stato sottoscritto il contratto per la prima tranche di finanziamento da 50 milioni di euro, mentre i restanti 50 milioni saranno riconosciuti formalmente nel 2013. L’ente portuale ha sottolineato che l’accordo è il risultato di un impegnativo e lungo lavoro che fa dello scalo genovese il primo in Italia ad essere sostenuto dalla BEI. Il presidente dell’Autorità Portuale, Luigi Merlo, ha detto: “Sono particolarmente lieto che la BEI, che ringrazio, dopo una attenta e approfondita analisi abbia scelto il nostro porto per avviare concretamente una collaborazione con la portualità italiana, favorendo investimenti attraverso finanziamenti a condizioni vantaggiose. Mi auguro che tale collaborazione possa estendersi anche ad altre realtà italiane”…………. Quella di Vado però: idonea all’ormeggio delle portacontainer di capacità superiore a 12.000 TEU, caratteristica unica nel panorama dell’alto Mediterraneo. Quindi abbiamo, ancora qualche buona speranza per il progetto vadese? Potresse essere, se fosse vero quanto i savonesi hanno dichiarato: idonea all’ormeggio delle portacontainer di capacità superiore a 12.000 TEU, “”” caratteristica unica nel panorama dell’alto Mediterraneo.””” Qualcuno ci dirà ma noi possiamo ormeggiarci le portacontaines di ultima generazione con pescaggi da 18 a 22 metri! Quel tipo di navi, però, non le faranno mai! 1) perché nello stretto di Malacca il pescaggio massimo consentito è di 21 metri 2) una nave largha 60 metri come quella progettata da 22.000 TEUs per transitare nel canale di suez non può superare 16,77 metri di pescaggio (ndr- per il transito nel canale di Suez , nonostante sia stato dragato fino a – 24 metri ci sono dei limiti vincolati alla larghezza delle navi ). Qualcun altro potrebbe dire ma a Genova hanno ” il cono aereo “! Si, ma quello interessa solo il VTE e non il terminal di Calata Bettolo. Visto che non esisteranno le portacontaines con quei pescaggi, ci sono però le ULCC ( ultra large crude carriers = petroliere adibite al trasporto del greggio). Sarà per queste che avevano sistemato l’ ormeggio petroliere sulla testata della piattaforma multipurpose? Non oso pensare che possano aver previsto una cosa del genere! Adesso altra sfiga per la piattaforma: Qualcuno a Savova sperava a Genova continuassero a litigare? Purtroppo sembra che le cose stiano cambiando: è arrivata la pace sociale: http://www.primocanale.it/notizie/spinelli-sul-lavoro-il-porto-cresciuto-grazie-alla-pace-sociale–118516.html c’ è pure la versione video: http://www.primocanale.it/video/spinelli-la-pace-in-porto-conviene-a-tutta-la-citta–50637.html

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