Manipolazione e mezzi d’informazione [modifica] I mezzi d’informazione, che in gran parte vivono di pubblicità, sono spesso accusati di voler manipolare il pubblico; di fatto si trovano a condizionarlo pesantemente anche non volendo. Si va dalle accuse di concorrenza sleale (come la pubblicità comparativa o l’uso di messaggi subliminali) agli studi sull’efficacia delle risate registrate nelle sit-com (vedi claque), mentre gli editori sono continuamente tirati in ballo per i loro interessi economici e talora politici. Oggi molti ritengono[senza fonte] che sia difficile scegliere e trasmettere una notizia in modo equilibrato (anche se si potrebbe e si dovrebbe trasmettere sempre in modo imparziale); in alcuni contesti intervengono regolamentazioni molto restrittive, per esempio nelle campagne elettorali.