UN “ESCAMOTAGE”

REGIONE LIGURIA, COMUNI E “AIA TRANSITORIA”…
UN “ESCAMOTAGE” PER MANTENERE GLI OBSOLETI GRUPPI A CARBONE SU CUI SARA’ POSSIBILE BRUCIARE ANCHE IL CDR DEI RIFIUTI ?
A proposito della così detta autorizzazione “AIA per il periodo transitorio”, periodo in cui continuerebbero a funzionare gli obsoleti gruppi a carbone 3 e 4 in attesa dei nuovi ( 6-9 anni) e per cui la Conferenza dei servizi a Roma il 17/09/2012 ha espresso “parere favorevole” e che Tirreno Power ha dichiarato non sussistere, riportiamo alcuni passi significativi del Verbale della Conferenza dei servizi conclusiva del 13/07/2011 (vedi) in cui si approvava per la centrale di Vado la costruzione del nuovo gruppo a carbone da 460 MWe.

Leggiamo a pag. 6 (vedi ): ” L’Ing. Ticali , Presidente della Commissione AIA-IPPC, informa la Conferenza che allo stato attuale sussiste solo un procedimento in corso per il rilascio dell’AIA sulle esistenti sezioni n. 3 e 4. Per esigenze di coordinamento ammministrativo., l’Ing. Ticali dichiara che il gestore, qualora ottenesse l’autorizzazione per la nuova sezione a carbone….dovrà presentare prima al Ministero dell’Ambiente una domanda di aggiornamento dell’AIA, in modo tale che quest’ultima possa coprire sia il periodo transitorio sia il periodo successivo.

In caso diverso, infatti, il procedimento AIA potrebbe pervenire a soluzioni differenti e probabilmente in contrasto con la volontà espressa dalla Regione Liguria in merito ai Valori Limite di Emissione nella fase ante e post adeguamento alle MTD (Migliori Tecnologie Disponibili). Rialacciandosi poi al precedente intervento…..l’Ing Ticali ribadisce quanto già affermato circa l’indipendenza del procedimento di AIA sull’esistente rispetto al procedimento autorizzativo della nuova sezione a carbone.”

DA QUANTO SOPRA RIPORTATO NOI OSSERVIAMO CHE SENZA UNA CURIOSA “AIA TRANSITORIA”, CHE NON TERREBBE CONTO AD ESEMPIO DEI LIMITI DELLA SO2, DIFFICILMENTE L’AIA SUI VECCHI GRUPPI A CARBONE POTREBBE ESSERE CONCESSA.

AD OGGI COMUNQUE NON CI RISULTA ANCORA PUBBLICATO IL DECRETO DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE PER LA CONCESSIONE DELL’AIA SUGLI OBSOLETI GRUPPI 3 E 4.

A pag. 11 (vedi ) poi leggiamo: ” Lo stesso Sindaco di Vado Ligure dichiara altresì come la Legge n. 128/2010 preveda, già di per sé, dei limiti al camino che ad oggi non sarebbero comunque rispettati dall’Azienda. Pertanto , se l’AIA avesse già fatto il suo corso, ci sarebbero stati dei limiti e dei valori di inquinamento nettamente inferiori rispetto a quelli attuali. Dichiara altresì di essere anche lui, in prima persona, oggetto di continue diffide da parte della popolazione locale, molto preoccupata per gli aspetti sanitari dell’area.

L’Ing. Ticali presidente della Commissione AIA-IPPC , chiarisce che nelle more del rilascio dell’AIA, qualora dovessero sorgere problemi sanitari effettivi, sarebbe pur sempre nella disponibilità degli amministratori locali emettere delle ordinanze contingibili ed urgenti motivate, per far fronte alla situazione di emergenza. Se tale potere non è stato ancora esercitato da parte dei Sindaci dei Comuni interessati , si potrebbe automaticamente desumere, quindi, che non si sono mai verificati dei fenomeni di inquinamento così gravi da compromettere la salute dei cittadini. Lo stesso chiede altresì maggiori informazioni in merito al mancato rispetto dei limiti di legge per le emissioni in atmosfera, come più volte lamentato dai Comuni. Si rileva, infatti, che i competenti organi di controllo, fra i quali IL COMUNE, NEL CASO DI ACCERTATO SUPERAMENTO DEI LIMITI DI LEGGE, HA L’OBBLIGO DI DIFFIDARE LA SOCIETÀ ALLA RISOLUZIONE DELLE CRITICITÀ E DI PROCEDERE A FORMALE DENUNCIA ALLE AUTORITÀ GIUDIZIARIE, PERVENENDO QUALORA NECESSARIO ANCHE ALL’EMISSIONE DI ORDINANZA SINDACALE PER LA SOSPENSIONE DELL’ESERCIZIO DELL’ ATTIVITÀ INDUSTRIALE. Di tali atti, utili al procedimento istruttorio AIA, nulla è in possesso della Commissione IPPC.”

Quanto dichiarato dal Presidente della Commissione AIA conferma quanto noi abbiamo sempre sostenuto e cioè che in violazione dei limiti degli inquinanti a camino I SINDACI DI VADO E QUILIANO AVREBBERO POTUTO FAR CHIUDERE CON UNA ORDINANZA I GRUPPI A CARBONE OBSOLETI 3 E 4 , MA NON L’HANNO MAI FATTO.

La persistenza di questi obsoleti gruppi a carbone 3 e 4 , che sarebbero non a norma almeno dal 2007, ci preoccupa moltissimo perché secondo il Piano provinciale rifiuti a pag. 170 in essi sarebbe possibile bruciare anche il CDR (Combustibile Derivato dai Rifiuti) con aumento dell’inquinamento per emissione di diossine e metalli pesanti cancerogeni e genotossici in aggiunta ai fumi del carbone.

Savona, 30 Ottobre 2012

Dr. Virginio Fadda 

 

Dr. Agostino Torcello


 

MODA Savona

 

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