Canavese si congeda con il piano triennale

IL LASCITO  DEL COMMODORO
Poteva concludere il suo lunghissimo esercizio del potere nel porto (altro che ricambio!) con una parola di verità, dopo i goffi tentativi di perpetuarsi, quasi fosse unico e indispensabile nel ruolo di Presidente. Vorremmo che pubblicasse  il suo stato patrimoniale  prima e dopo la cura dell’indennità di carica. Questo senza dubitare che al personaggio saranno date occasioni cospicue nel campo privato. Quanto ai 180 milioni in progetti che il suo aedo gli attribuisce aver procurato a Savona, ci consentiamo una fragorosa risata: anche questa carenza di stile e di onestà intellettuale ha contribuito a inquadrare la sua presidenza tra le più opache sul campo, ma certo del tutto consona alla fratellanza esoterica e quindi l’esatto contrario della limpidezza e della democrazia partecipata…leggi
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