Vietato fumare, ma non per tutti

Le leggi valgono per tutti

Nella seduta di Prima Commissione di lunedì 15, in sala Giunta, è accaduto un fatto curioso. Per ben tre volte (poco prima dell’inizio della seduta, durante la stessa e poco prima della fine), l’assessore Di Tullio si è allontanato nell’adiacente sala Consiglio Comunale, per…FUMARE una sigaretta! Lasciando la porta aperta, oltre ad essere visto dar fondo al suo vizietto, l’odore del tabacco si è sparso per la sala.
Qualcuno del pubblico, indispettito, si è alzato (durante la terza capatina del vice-sindaco) e gli ha chiuso la porta in maniera, giustamente, stizzita. Ricordiamo all’assessore che fumare in luoghi pubblici è vietato dalla legge 3/2003 (cd. legge Sirchia) e si può incorrere in sanzioni che vanno da 27,50€ a 275€ se colti fumare ove vige il divieto. Da chi dovrebbe amministrare una città ci si aspetta rispetto verso le norme vigenti. Perché le leggi valgono per tutti ed i primi a doverle rispettare siete voi amministratori, dando il buon esempio ai cittadini e soprattutto ai giovani. Così facendo invece, non fate altro che calpestare le norme, pur se il fatto non è di dimensioni enormi. Difatti la gravità non è rappresentata dal fatto in sé, ma dalla non osservanza della legge da parte di chi amministra la cosa pubblica, all’interno della casa comunale, sotto gli occhi di parecchi consiglieri comunali e di alcuni cittadini.
Un consiglio: se proprio non resiste al suo vizio, fumi da furbo, non si faccia beccare, lo faccia di nascosto.
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