La risposta …del MODA a Burlando è impeccabile.
Chiediamoci anzi perchè in questo periodo l’ Amministrazione regionale sia così in fermento nel promettere monitoraggi ambientali e centraline, cosa che regolarmente i sindaci chiedono da 30 anni, del tutto inascoltati (basti leggere vecchi articoli di giornali dove già si chiedevano maggiori controlli), o con risultati che poi alla prova dei fatti si rivelavano del tutto inadeguati.
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Sappiamo che se non si concede contemporaneamente l’ istituzione di un tavolo tecnico di garanzia dove siano presenti anche tecnici di fiducia dei comuni e dei movimenti, come da tempo proposto dall’ Ordine dei Medici di Savona, i sindaci si lasciano facilmente “mettere nel sacco” dai tecnici della Regione e dell’ ARPAL.
Chiediamoci perchè Burlando continui a fare orecchie da mercante sulle denunce del MODA e dei Medici dell’ ISDE sullo scandaloso progetto T. P. che prevede che i gruppi a carbone 3 e 4 inquinino, in a volta rinnovati, da 2 a 3 volte di più del nuovo gruppo, dimostrazione più che evidente che si intende proteggere T. P. da eccessivi investimenti, a tutto danno della salute dei cittadini.
Sappiamo infatti benissimo dalle attuali acquisizioni scientifiche che i danni sanitari in termini di malattie e morti causati da una centrale a carbone dipendono in maniera proporzionale all’ entità di emissioni di PM sottili primarie, ossidi di zolfo e ossidi di azoto.
Dimezzare le emissioni significa dimezzare i danni sanitari sui cittadini.
Come mai la Regione in occasione delle controdeduzioni al progetto di ampliamento non mandarono al Ministero alcuna osservazione su quello che è in assoluto il punto più debole , e più indifendibile, del progetto che dicono di voler contrastare?
Come mai non è stato fatto nessun ricorso su questo argomento alla Commissione Europea?
Paolo Franceschi
Coordinamento dei Comitati dei Medici per l’ Ambiente e la Salute, Sezione Liguria. |