50 SFUMATURE DI GRIGIO

50  SFUMATURE  DI GRIGIO
IL FILM SCANDALO CHE NON FA SCANDALO
Il film realizzato da due donne, la scrittrice del libro e la regista, “50 Sfumature di grigio “ non è un film fatto male, ma sembra realizzato come un prodotto commerciale d’intrattenimento che rispecchia i contenuti del libro, mentre tutti i roboanti annunci su presunti scandali, scene di sesso, nudi integrali, che avrebbe suscitato sono serviti solo come specchietto per le allodole al fine di fare più incassi.

Rispetto al vasto consenso del pubblico, quello della critica non gli ha risparmiato pesanti  stroncature in quanto viene giudicato mediocre  per avere  deluso chi si aspettava scene hard, che erano ben poche e limitate a non più di 10 minuti, con battute che fanno più ridere che eccitare.

Sicuramente avrà più consensi da parte del pubblico femminile che si è precipitato in massa nelle sale cinematografiche, rispetto a quello maschile. Pur non essendo un capolavoro nemmeno il libro, anche se ha venduto milioni di copie, il film se si analizza  a fondo crea in molte donne  l’ennesima illusione di far sentire la vocazione  ad  essere crocerossine.

I  media parlano delle sequenze che per molti può rappresentare la cultura dello “stupro “ e la cultura della  violenza sessuale che sta sempre più condizionando la nostra società, altri intravedono la tortura come una pratica sessuale che gratifica e normalizza la violenza domestica contro le donne. Non è normale incitare l’umiliazione e la tortura del sesso per essere sessualmente appagati. Non può essere una cosa normale praticare e fare sesso con mascolinità violenta da degradare gli uomini cosi.

Condividi

Lascia un commento