ARECCO: “5 GIUGNO 2016, LA CADUTA DELL’IMPERO?” Derivati, consulenze, gestione del bilancio, tasse tasse e ancora tasse Oramai è evidente a tutti che il sistema di potere costruito a Savona, dal dopoguerra ad oggi, stia rapidamente implodendo. Le cause sono sia endogene, sia esogene. Cerchiamo di analizzarle una per una. I trasferimenti in denaro erogati dallo Stato… |
centrale alle amministrazioni locali della penisola, finanziaria dopo finanziaria, hanno subito negli anni tagli sempre più consistenti, per cui, oggigiorno, se un comune non viene gestito da un sindaco e da assessori realmente competenti e capaci, ogni singolo cittadino rischia di essere l’unico soggetto chiamato a pagare per coprire le inefficienze del sistema. Nello specifico caso savonese, si aggiungono ulteriori fattori. Dalla caduta del fascismo ad oggi, in maniera quasi ininterrotta, la sinistra è sempre stata insediata al governo della città. La mancanza di ricambio nella gestione della “cosa pubblica”, dopo così tanti decenni, in genere, rischia di creare consuetudini, riti, sicumera di una millantata superiorità morale ed intellettuale, che, in alcuni casi, possono degenerare in supponenza, menefreghismo, trasformismo, superficialità, scarsa competenza, mancanza di amore per il bene comune e, soprattutto, totale assenza di passione politica. Nel corso degli anni, per la sinistra savonese, l’unico momento di vera competizione elettorale coincideva con l’avvio della lotta interna per la scelta del proprio candidato, futuro sindaco, o per decidere chi dovesse essere inserito nella lista per svolgere il ruolo di futuro assessore. Dopodiché, terminati i contrasti e cessate le faide, nei successivi cinque anni, per una buona parte di “Lor Signori”, l’attività politica amministrativa si trasformava in una passeggiata di salute e di ordinaria gestione del potere. Nel tempo, la “saga” delle nomine per l’assegnazione di ruoli e posti, non di rado ha fatto temere che i criteri di assegnazione privilegiassero prevalentemente l’appartenenza partitica, rispetto alle reali, specifiche, dimostrate, capacità del prescelto di turno. Al termine del corrente mandato amministrativo vi è però la concreta possibilità che l’interminabile ciclo della sinistra al potere si possa concludere! La causa non può essere attribuita unicamente al Sindaco Berruti, il quale condivide la responsabilità politica dello stato attuale del bilancio cittadino e delle generali condizioni in cui versa la nostra comunità, con molteplici altri attori coprotagonisti. Tra gli Assessori componenti l’attuale giunta, pochi hanno ottenuto risultati degni di menzione. Per alcuni, addirittura, non è neanche possibile esprimere un giudizio, a causa dell’inconsistenza nei risultati tangibili ottenuti. Trascorsi dieci anni, dei molteplici problemi originariamente presenti in città, poco, o nulla, è stato affrontato e risolto. In questi giorni assistiamo alle polemiche in merito alla gestione del bilancio, ai titoli derivati ed alla relativa bocciatura da parte della Corte dei Conti, che confermano come tutti quei dubbi e quei timori costantemente sollevati nel corso degli anni dai banchi dell’opposizione, fossero reali, nonostante siano stati regolarmente ignorati della giunta e dalla totalità dei membri della maggioranza consigliare. Il dott. Berruti è in buona compagnia nella condivisione di questa complessa e preoccupante situazione dei conti pubblici: assessori, consiglieri della propria maggioranza, oltre ad una parte di quei dirigenti interni alla macchina amministrativa comunale che ne hanno avallato le scelte. Non dimentichiamoci che, a gravare sui bilanci, hanno anche contribuito gli ingenti costi sostenuti nel corso degli anni per pagare le continue consulenze esterne, in quanto, i vari assessorati, hanno di frequente rinunciato ad avvalersi delle competenze professionali presenti tra il personale interno dell’amministrazione. Le parcelle pagate per tali prestazioni, sono costate alla pubblica amministrazione centinaia di migliaia di euro ogni anno. Denaro che è stato prelevato dalle tasche dei cittadini savonesi, sotto forma di tasse, tasse e ancora tasse! Per la Nostra città, la data del 5 Giugno 2016 potrebbe essere ricordata come quella della svolta, del cambiamento, della liberazione, del crollo di un intero apparato politico. Liberiamo Savona! Massimo Arecco Consigliere comunale Lega Nord |