Presentazione della nuova Guida del Priamàr

Giovedì 5 dicembre, alle ore 16.45, verrà presentata da Silvio Riolfo Marengo, nella Sala Rossa del Palazzo Comunale, la nuova guida del complesso monumentale del Priamàr, curata da Rita Lavagna ed edita dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri, con il contributo dell’Università degli Studi di Genova. L’ evento è organizzato dall’ Istituto Internazionale di Studi Liguri e dal “Civico Museo Archeologico e della Città”, in collaborazione con il Comune di Savona.

La guida, partendo dalla storia dell’antica Città, cui fa seguito quella della Fortezza, si sofferma sulle impegnative ricerche archeologiche che hanno permesso di ricostruirne l’intera sequenza cronologica. Ampio spazio è dedicato alla visita, a tappe, dell’intero complesso monumentale del Priamàr e al Civico Museo Archeologico, visita che viene estesa anche ai sotterranei della fortezza, attraverso il testo di Rinaldo Massucco, mentre Mauro Brunetti e Gabriella Cirone si soffermano sulle specie vegetali ed animali presenti sull’altura. Una sintesi in inglese accompagna i vari capitoli.

La guida, corredata da 200 illustrazioni a colori, è stata stampata dalla casa editrice fiorentina “All’insegna del Giglio”, che ne curerà la diffusione nei canali specializzati.

Rita Lavagna, laureata in Lettere ad indirizzo classico presso l’Università degli Studi di Genova, vi ha conseguito il diploma di perfezionamento in Archeologia e storia dell’arte. Ha progettato e curato l’allestimento del Civico Museo Archeologico e della Città di Savona, di cui è conservatore dal 1990, predisponendone le successive trasformazioni e ampliamenti, che hanno consentito al Museo di essere particolarmente apprezzato, “rappresentando una delle migliori sintesi fra rigore dei contenuti scientifici ed efficacia nella comunicazione degli stessi verso il pubblico dei non specialisti” (secondo classificato in Italia al Premio R. Francovich 2016/17). Ha partecipato, coordinato o diretto oltre 90 campagne di scavo archeologico in Italia, e all’estero; ha curato numerose mostre e diretto il modulo di Museologia nell’ambito della Scuola Interdisciplinare delle Metodologie Archeologiche (SIMA). Ha tenuto cicli di esercitazioni di ceramologia presso l’Università di Genova e l’Università Cattolica del S. Cuore di Milano. Come presidente del Centro Ligure per la storia della ceramica, ha organizzato i convegni annuali curandone le relative edizioni a stampa. E’ autrice di un centinaio di pubblicazioni scientifiche su tematiche archeologiche, ceramologiche e di didattica museale.

Riportiamo il testo della presentazione che il dott Vincenzo Tinè, fino a pochi mesi fa, responsabile della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e le province di Imperia, La Spezia e Savona, ha inserito in apertura del volume.

“La storia di Savona, come quella di tante altre città storiche, ruota intorno alla sua antica acropoli e alla sua fortezza medievale e rinascimentale: il Priamar. La “Pietra a mare” che di Savona rappresenta allo stesso tempo il principale landmark territoriale, l’origine dell’insediamento umano nella media età del Bronzo – intorno alla metà del II millennio – e il cuore e l’anima religiosa e militare della città ligure, bizantina, medievale e moderna.

L’attuale fortezza genovese cinquecentesca del Priamar è solo l’esito finale della lunga e complessa evoluzione di questo vero e proprio sito archeologico, che della storia della città – delle sue alterne fortune e delle ricorrenti crisi, nella storica contrapposizione con l’ancestrale nemica Genova – è lo specchio fedele e il principale testimone stratigrafico. Come hanno dimostrato decenni di scavi dell’Istituto di Studi Liguri e dell’Università di Genova, condotti negli ultimi anni da Carlo Varaldo e da Rita Lavagna e divenuti il più importante cantiere-scuola di archeologia medievale nella nostra regione.

Da sede dei Liguri Sabazi nell’età del Ferro a oppidum antagonista di Roma all’epoca di Annibale, fino alla rinascita in età bizantina e poi, dopo la stagnazione longobarda, ai nuovi fasti vescovili in età altomedievale con la poi distrutta Cattedrale, oggi in parte recuperata dagli scavi, fino alla possente fortezza genovese e alla lunga stagione dei Commissari e infine al famigerato carcere sabaudo, in cui venne rinchiuso anche Mazzini insieme a tanti altri patrioti risorgimentali.

Questa stretta compenetrazione tra monumentalità, storia civica e archeologia al Priamar è forse la cifra più interessante della complessa operazione di conoscenza, tutela e valorizzazione in corso da tempo e che è culminata recentemente nel nuovo allestimento del locale Museo Archeologico e della Città, forse il miglior esempio ligure – con quello di Sestri Levante e in parte di Finale Ligure – di come andrebbero concepiti oggi i musei civici. E in questo senso Savona anticipa e precorre, auspicabilmente, la sua storica rivale, che ancora non ha saputo dotarsi di un museo della città…

Il percorso di visita della fortezza, esaurientemente descritto in questa guida, si estende quindi, giocoforza, al museo e all’area archeologica, rappresentando oggi tutti questi elementi un unitario contesto di fruizione per cittadini e turisti.

L’augurio è che l’Amministrazione comunale con la Soprintendenza e gli altri enti pubblici e privati, che concorrono alla valorizzazione culturale del Priamar, possano ulteriormente sviluppare le straordinarie potenzialità di questo sito”.

Vincenzo Tinè

Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio della Liguria

Civico Museo Archeologico e della Città
Complesso Monumentale del Priamàr
C.so Mazzini, 1
17100 Savona
tel. 019-822708
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