Terza seduta dell’inchiesta pubblica sulla variante
al progetto della piattaforma
La Presidente Giulia Colangelo all’inizio si raccomanda di fare interventi brevi (5 minuti) ma nessuno rispetterà i tempi, Miazza arriva con un’abbondante mezz’ora di ritardo.
Franca Guelfi di Vivere Vado nel suo intervento ci va giù dura, ritiene che siano 3 i responsabili del progetto della Piattaforma: gli amministratori, l’autorità portuale, e la Maersk.
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Ricorda l’esito della consultazione popolare contro la piattaforma ed elenca tutta una lunga serie di decisioni che dimostrano che non ci si può fidare delle rassicurazioni dei proponenti.
Accusa l’attuale Sindaco di non aver richiesto un parere super partes e contesta alla Maerk di aver gonfiato i posti di lavoro presunti. Roberto Cuneo di Italia Nostra cita i pareri dell’Università e degli esperti, critica la società di ingegneria del progetto che, prima dichiara che è meglio l’impalcato, poi l’interrato, il tutto con poca credibilità perché la stessa società di ingegneria ha dei forti interessi sulla variante. Conclude ringraziando la Regione perché, con questa inchiesta, ha permesso a molti esperti di esprimere i loro pareri. Giovanni Daniele di Amare Vado parla dell’impatto ambientale e chiede che gli atti conclusivi dell’inchiesta vengano esposti pubblicamente in una nuova assemblea. La proposta viene accettata. Chiede la parola Riccardo Ciccione che parla di problemi tecnici già esposti più volte, si dilunga troppo e viene ripreso dalla Presidente. Simona Simonetti, ex Assessore all’ambiente della Giunta Caviglia, chiede di allegare ai documenti gli esiti della perizia ordinata dalla scorsa Giunta e chiede che i controlli siano di qualità e più seri perché uno dei 2 turbidimetri atti a misurare la torbidità dell’acqua, durante i tanti decantati controlli, era sempre starato. Interviene Carlo Merli a.d. di APM chiedendo di prendere atto che lui e l’azienda ci hanno sempre messo la faccia e manterranno ogni promessa fatta. Ernesto Johannson tratta l’argomento dal lato finanziario. Per concludere l’ingegnere Marcolini risponde alle domande della volta scorsa, elenca velocemente le risposte in un linguaggio tecnico incomprensibile a molti, tra le proteste del pubblico. La seduta chiude in attesa di conoscere le conclusioni dell’inchiesta e la data in cui verranno rese pubbliche. |