E siamo al 2012 Siamo dunque arrivati zitti zitti al 2012. I Bocconiani sono sempre al lavoro. Il parlamento tace. |
Gli unici che avrebbero di che lamentarsi sono i cosiddetti “lavoratori” che tacciono. Le necessità del paese sono sempre a carico loro e loro tacciono. Il parlamento anche. Pensate che gli elementi che compongono le due camere con portaborse, parenti, famigli e & sono esattamente quelli che fino a due mesi fa si scannavano in ogni programma televisivo. Ce n’era per tutto e per tutti. Dalle braghette del presidente, agli appartamenti di qualche onorevole. Si discuteva se si doveva o meno dare il buon esempio al popol bruto e visto che il popol bruto non si lamenta mai figuriamoci se si lamentano loro, i rappresentanti di questo incredibile popolo che, “partigiano” per natura, sembra masochisticamente prono al volere del professore e dei suoi colleghi di università. Ricordiamo a chi se lo fosse scordato che i nostri parlamentari ne avevano ogni giorno una. Dimentichiamoci per un attimo il Capo per il quale il Parlamento ha lavorato negli ultimi tre anni con perseveranza che se avesse affrontato il debito pubblico saremmo quasi in pari. Ma non dimentichiamoci dei responsabili, degli appartenenti al gruppo misto, degli appartenenti ai due partiti maggiori che zitti zitti continuano a percepire le loro ricche prebende. Fermi come blocchi di granito.Chi riuscirà a far sì che si ricordino degli esempi che avrebbero voluto dare al popol bruto? E le Province? E gli assessori esterni? Ssssst….sssssst. Lasciamoli lavorare dai. |