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2 GIUGNO

2 GIUGNO
E’ una follia sperperare tanti soldi per la parata militare del prossimo 2 giugno….

 In un momento così difficile per il nostro Paese, colpito da una gravissima crisi economica e flagellato in queste ore dal terremoto, sarebbe oltremodo opportuno annullare la parata militare ed utilizzare i fondi ad essa dedicata per fini sociali e di solidarietà, in particolare per gli aiuti ai terremotati emiliani.  Napolitano afferma invece che la parata va fatta proprio in memoria delle vittime del terremoto, ma io penso che sarebbe davvero pazzesco celebrare lo sperpero di denari in una così sfarzosa parata, non solo in questo periodo di così gravi ristrettezze economiche per il Paese, ma anche proprio in queste ore di dramma dei parenti delle vittime e di tutti coloro che chissà per quanto tempo saranno costretti a vivere fuori dalle loro case, oltre che cercare di rimediare alla perdita, temporanea se non definitiva, del loro lavoro.

Questa celebrazione sfarzosa sarebbe folle e offensiva nei riguardi di tutta questa gente, e pure dell’economia locale, ma anche nazionale, che, già in profonda crisi, ha ora subito gravi danni (si pensi solo alla produzione del rinomato, in tutto il mondo, Parmigiano Reggiano). Assurda già appariva l’usanza di celebrare militarmente ogni 2 giugno la festa della Repubblica, tale da farla apparire più come la festa dell’esercito  Annullare la parata militare del 2 giugno sarebbe davvero il modo migliore per onorare la nostra Repubblica e la gente emiliana; costituirebbe inoltre un forte segnale per cominciare finalmente a risparmiare, da qui in futuro, su tutte le spese militari, in primis sulla costruzione di ingenti quantitativi di aerei da guerra tra i più moderni, e quindi costosi,del mondo, e sulle nostre missioni”di pace”all’estero.

E’ soprattutto su questo settore, il militare, che andrebbero fatti i tagli, non sul ceto medio-basso, sui pensionati, sui Comuni; le spese militari costituiscono già da sé una sorta di finanziaria!. E poi al giorno d’oggi può avere senso per uno Stato moderno e pacifico vantarsi di essere dotati di un grande apparato militare fornito non dei migliori aerei e delle armi più letali, bensì dei migliori mezzi ad uso civile, pronti da mettere in campo proprio in queste emergenze, dai terremoti alle alluvioni o qualsiasi incidente civile di grandi proporzioni. Penso proprio che il prossimo 2 giugno non solo le popolazioni locali, ma tutto il popolo italiano gradirebbe molto di più vedere i propri militari all’opera nei martoriati paesi emiliani che non “impegnati” nella sfarzosa parata militare nella Capitale! Penso proprio che, come già hanno fatto diversi esponenti politici di varie appartenenze, i nostri enti, Comuni, Provincia e Regione, debbano farsi interpreti presso il Presidente della Repubblica Napolitano per l’annullamento della parata militare del 2 giugno.

MARCO CAVIGLIONE

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