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AURELIA BIS

IL COMITATO RISPONDE AD UN ARTICOLO DEL SECOLOXIX

Prendo spunto dall’ articolo del Il Secolo XIX del 26 Agosto 2014 per chiarire cosa l’articolista fa dire a Forzano, devo però partire  dalla lettera che il Comitato ha scritto, all’Anas, Regione ed altri tra i quali il Sindaco del Comune di Savona, il 30/11/2013 nella quale si chiedeva chi avrebbe pagato il maggior costo per il trasporto a discarica  vedi pagina  del piano  cave e depositi  e il documento con il quale il Comitato interrogava l’ANAS  a proposito di 13 Punti (Vedi allegato  del 21/01/2014) di domanda tra i quali si chiedeva ancora dei maggiori costi per il trasporto a discarica.

Riepilogo per chi non lo sapesse:  Tutto il materiale di scavo, ad eccezione di quello che sarebbe stato reimpiegato,  era destinato in porto a Savona , al tempo l’Autorità Portuale aveva in programma una nuova banchina.

Quando si concorre per una gara di appalto , in fase di offerta si rilascia una dichiarazione con la quale si asserisce di aver preso visione dei luoghi del lavoro e di sapere dove verranno portati i materiali a discarica.

Alle Ditte concorrenti era stato fissato il porto di Savona come luogo di “discarica”.

Perciò il trasporto a  discariche diverse  da quella prevista deve essere ( se a maggiore distanza ) pagata con un nuovo prezzo da concordare con l’Ente appaltante, se poi ci saranno da pagare oneri per poter scaricare questi si aggiungeranno al prezzo.

Se  tra i materiali di risulta dagli scavi ci saranno materiali pericolosi o ritenuti tali i compensi verranno trattati a parte con prezzi diversi.

E qui entrano in gioco le ipotesi di Forzano ma il tutto rientra nella dialettica di un rapporto tra stazione appaltante e l’Impresa aggiudicatrice.

E’ normale che in un lavoro cosi complesso e così costoso ci siano lavorazioni non previste che concorreranno a far lievitare il Costo.

Comitato Viabilità Piazza Saffi/Villapiana  firmato Procopio

Savona 28/08/2014

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